Già da anni, ormai, è forte l’impegno nei confronti della motorizzazione elettrica. Tant’è che ne abbiamo parlato anche in uno dei nostri Project Work. Oltre alle normative emesse per regolamentare le emissioni, negli ultimi giorni la Commissione Europea ha approvato un nuovo importante progetto. L’interesse è in particolare rivolto alla ricerca e all’innovazione nel campo delle batterie, il cui utilizzo è destinato proprio ai veicoli a trazione elettrica.
European Battery Innovation
È questo il nome che è stato scelto per lanciare il nuovo progetto, preparato e sottoscritto da dodici Paesi membri dell’Unione, che hanno scelto di fornire finanziamenti fino a 2.9 miliardi di euro. Le nazioni coinvolte sono Austria, Belgio, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Slovacchia, Spagna e Svezia.
Questi stessi finanziamenti hanno l’obiettivo di sbloccare 9 miliardi di investimenti privati, da destinare sempre alla ricerca e all’innovazione delle batterie delle vetture elettriche. Si tratta di una grande sfida per l’Unione Europea, che ha riconosciuto i vantaggi legati alle auto elettriche e ha saputo strutturare un buon piano per permetterne lo studio e la diffusione.
Margrethe Vestager ha accolto con entusiasmo la scelta di queste dodici nazioni, che hanno deciso di abbracciare un ramo del settore Automotive ancora non del tutto sviluppato sul territorio europeo. “Con il progetto appena approvato mostriamo come la politica della concorrenza funzioni di pari passo con innovazione e competitività, assicurando nel contempo che risorse pubbliche limitate siano utilizzate per sbloccare gli investimenti privati e che le distorsioni della concorrenza siano ridotte al minimo“, ha dichiarato la Commissaria europea della concorrenza, convinta che questa iniziativa da parte delle Nazioni sia un segnale positivo per l’economia europea.
L’importanza del ciclo delle batterie
Come si intuisce dal nome del progetto, European Battery Innovation, a essere coinvolta sarà l’intera filiera delle batterie. A partire dall’estrazione delle materie prime, necessarie per la progettazione e la costruzione di una batteria, fino al riciclaggio e allo smaltimento delle stesse, da sempre uno dei tasti dolenti verso cui si tende a puntare il dito.
Lo European Battery Innovation è riuscito a coinvolgere 42 partecipanti diretti, sollecitando l’interesse e l’operatività anche di piccole e medie imprese che hanno sede in uno o più degli Stati membri. L’idea è quella di mettere in contatto tutti coloro che hanno aderito al progetto, attraverso una rete di 300 collaborazioni e 150 partner esterni, tra cui università, organizzazioni di ricerca e PMI in tutta Europa.
Si tratta sicuramente di un progetto molto ambizioso (tant’è che la data ultima di completamento è fissata per il 2028). Ma allo stesso tempo, è un’iniziativa interessante e all’avanguardia, che ha individuato come essenziale uno dei punti chiave correlati alle vetture elettriche.
La European Battery Alliance, capitanata dal vicepresidente e responsabile Maroš Šefčovič, crede molto nel progetto e spera entro il 2025 di produrre il necessario per alimentare almeno sei milioni di auto elettriche ogni anno.
Un traguardo sicuramente molto importante, ma che lancia uno sguardo positivo a un futuro green e a una mobilità sostenibile.
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