Secondo un recente studio condotto da Capgemini, l’interesse dei Millennials per le auto si è rinnovato. Nonostante quanto ammesso dagli stessi interessati negli anni scorsi, ad oggi sembra che ben il 44% sia interessato all’acquisto di un auto.
Stiamo parlando di tutti coloro nati tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Un range di clientela, per il mercato Automotive, sempre difficile da decifrare e comprendere. Fino a poco tempo fa, infatti, molti degli intervistati coinvolti negli studi, aveva dichiarato di non essere interessato al possesso di un’auto.
L’acquisto di un veicolo era sempre stato scartato, a favore di forme come lo sharing o addirittura l’utilizzo di biciclette o mezzi pubblici. Le cose sembrano però cambiate, soprattutto dopo il diffondersi della pandemia. Sembra infatti che il Covid-19 abbia incentivato l’acquisto di un’auto propria, soprattutto perché questa si configura come sinonimo di sicurezza e pulizia.
Nonostante questo dato estremamente interessante per il settore dell’auto, le difficoltà non sono ancora finite. Prima il problema era relativo al come raggiungerli e avvicinarli a una qualsiasi forma di possesso dell’auto. Ora la lancetta della bilancia si sposta più che altro verso il come coinvolgerli e attirarli.
Un interessante articolo di Dealerlink, riporta alcuni interessanti suggerimenti. Vediamo insieme di cosa si tratta e come questi possono essere sfruttati.
La scuola di Apple
È innegabile l’interesse e le sensazioni che il marchio della mela è in grado di suscitare nei Millennials. In particolar modo, gli store Apple sono apprezzati da questo target per l’esperienza che sanno regalare. Non si tratta semplicemente di acquistare un prodotto di alta tecnologia, ma di vivere e condividere un’esperienza di acquisto totalmente diverso rispetto ad altri negozi più tradizionali.
L’idea, allora, è quella di traslare questa modalità di vendita anche nell’acquisto di un’auto. Lo showroom automobilistico può essere trasformato in un’ara smoking free. Ma non solo. La differenza la fanno anche le persone. Per questo motivo, è necessario che i venditori siano sempre ben disposti e partecipino essi stessi all’esperienza che si sta regalando ai clienti.
Per spingere più in alto, il tutto può essere arricchito con free WiFi, musica moderna, distributori di caffè e snack. Insomma, lo showroom deve diventare una vera e propria lounge all’interno della quale l’acquisto della vettura fa quasi da contorno.
Originalità e fedeltà
Quello che emerge dalla scuola Apple, quindi, è l’importanza di sapersi differenziare. Per attirare l’attenzione dei Millennials e veicolarla all’acquisto di un’auto, bisogna entrare nelle loro menti e trovare un punto di contatto originale.
Stare al passo con i tempi è sicuramente un buon suggerimento. Utilizzare social, tecnologie moderne, campagne pubblicitarie mirate da parte del Dealer diventa un punto di forza essenziale. La comunicazione deve essere giovane, fresca, all’avanguardia.
Allo stesso tempo, la comunicazione deve essere personalizzata. Uno studio degli ultimi anni ha dimostrato come i Millenials siano più portati a seguire brand in grado di personalizzare il proprio servizio. Insomma, di farli sentire speciali. Per questo motivo, la concessionaria deve investire in comunicazione e marketing, con l’obiettivo di creare una community e un’offerta in grado di fidelizzare il giovane target.
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